


Il programma del Giro d’Italia 2012 si preannuncia piuttosto noioso: non solo per le tappe, con ridotta difficoltà, ma anche per l’assenza di grandi nomi
di Paolo Broggi
L’intenzione era quella di disegnare un Giro d’Italia più a misura d’uomo. Il timore è che quella del 2012 rischi di essere una corsa rosa poco emozionante per almeno due settimane. Sette tappe di montagna (con 6 arrivi in salita), altrettante per le ruote veloci. E poi quattro di media montagna, due cronometro individuali e una cronometro a squadre. Complessivi 3476 chilometri distribuiti in 21 tappe.
Rispetto alle passate edizioni gli organizzatori hanno avuto un maggior occhio di riguardo verso i corridori riducendo del 35% i chilometri di trasferimento tra una tappa e l’altra (dai 2000 di quest’anno ai 1400 dell’anno prossimo).
Il programma
Partenza, come noto, sabato 5 maggio con l’avvio in Danimarca da Herning con una crono. Poi due tappe in linea in terra danese prima di volare in Italia nel primo giorno di riposo previsto per martedì 8 maggio.
L’indomani si riprenderà da Verona con la cronometro a squadre per poi cominciare la discesa verso Sud con gli arrivi in cima a Rocca di Cambio sabato 12 e a Lago Laceno il giorno seguente. Nulla di sconvolgente, comunque, ai fini della classifica generale.
Da San Giorgio del Sannio si risalirà velocemente lo stivale per arrivare alla fine della seconda settimana ad affrontare le tappe di Cervinia (terzo arrivo in quota) e Pian dei Resinelli sopra Lecco.
La mappa
Dopo il secondo giorno di riposo, la Limone del Garda-Falzes aprirà la terza settimana da “brivido” con il tappone di Cortina d’Ampezzo (mercoledì 23): Valparola, Duran, Forcella Staulanza e il Giau per un totale di 4500 metri di dislivello. Di nuovo in Veneto con la San Vito di Cadore-Vedelago che rappresenterà l’ultima occasione per i velocisti. Nel ricordo del compianto Andrea Pinarello la partenza da Treviso fino all’Alpe di Pampeago (venerdì 25) che verrà scalato due volte con un circuito finale comprendente il Passo di Pampeago e il Passo di Lavazè.
Tanta suggestione per la penultima frazione della corsa rosa da Caldes in Val di Sole ai 2757 metri di altitudine del Passo dello Stelvio (che il Giro ha scalato 9 volte tra il 1953 e il 2005) non prima di aver affrontato in successione il Passo del Tonale, Aprica, Teglio e un inedito versante del Mortirolo (non più salendo da Mazzo della Valtellina ma da Tovo di Sant’Agata) per poi arrivare a Bormio dove comincerà l’ultima fatica verso l’arrivo in quota più alto nella storia della corsa rosa dopo 22 chilometri di salita.
Il 95esimo vincitore del Giro d’Italia verrà incoronato a Milano, domenica 27, dopo la cronometro individuale di 31,5 chilometri dal Castello Sforzesco a Piazza Duomo su un tracciato pianeggiante con giro di boa alla nuova Fiera di Rho/Pero per ritornare nel cuore del capoluogo milanese.
I commenti
«Sarà un Giro d’Italia più umano – ha affermato Alberto Contador che nel 2012 punterà tutto sul Tour de France e forse anche sulla Vuelta di Spagna – che permetterà tempi di recupero migliori ed è più equilibrato rispetto agli anni scorsi». «È un Giro che si avvicina molto alle mie caratteristiche: meno duro e con salite più lunghe» ha dichiarato Vincenzo Nibali terzo nell’edizione 2010 e 2011: anche il siciliano, però, guarderà con occhio attento il Tour de France…
«Ci saranno tante montagne e l’ultima settimana sarà alla mia portata – ha commentato Ivan Basso vincitore nel 2006 e nel 2010 -. Penso di potermela giocare per conquistare la terza vittoria nella corsa rosa».
Soddisfatto anche Michele Scarponi che assicura: «Sarà un Giro che si deciderà nella terza settimana: le grandi montagne sono sempre lì a fare la differenza ma non vanno sottovalutate la sesta, la settima e l’ottava tappa».
«Un Giro più umano ma nei primi giorni per evitare le cadute e i ventagli le squadre dovranno darsi un gran da fare per proteggere i propri capitani» ha affermato Stefano Garzelli che ha vinto la corsa rosa nel 2000 ed è stato miglior scalatore nel 2009 e nel 2011.
Previsioni: sarà un programma noioso
Lo slogan «la corsa più dura nel paese più bello» ce lo possiamo dimenticare. Non sono stati solo ridotti i chilometri di trasferimento, ma anche e soprattutto sono state ridotte salite e difficoltà. Niente strade bianche, niente rampe o trappole disseminate qua e là ed anche i sei arrivi in salita ci sono solo sulla carta… perché per riuscire a fare differenze significative a Rocca di Cambio, Lago Laceno e Cervinia bisognerà davvero tirar fuori prestazioni super. Il rischio serio è quello di andare incontro a due settimane piuttosto noiose, senza imprese degne di tal nome e quindi senza emozioni.
Assenti i grandi ospiti
È presto per tirare conclusioni definitive, ma il vero tasto dolente sembra proprio essere questo: dei tanti ospiti stranieri che hanno partecipato alla presentazione, nessuno ha detto «io ci sarò», anzi, tutti hanno parlato di Tour, Olimpiadi e altri obiettivi sparsi.
Non solo, anche il corridore italiano più forte nelle corse a tappe non sarà al via – parliamo di Nibali che, come detto, punterà al Tour ed il rischio di un Giro che guardi solo all’interno del proprio orticello è alto. Per una corsa che ne gli ultimi anni era riuscita a conquistare spazio, considerazione e apprezzamento nel mondo intero, questa sarebbe una retrocessione gravissima. Qua si irrimediabile.
Le tappe
Si corre dal 5 al 27 maggio per 3.476,4 km
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Giorno
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tappa
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Km
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sab 5
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1a tappa
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Herning – Herning (cronometro)
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8,7
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dom 6
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2a tappa
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Herning – Herning
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206
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lun 7
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3a tappa
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Horsens – Horsens
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190
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mar 8
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trasferimento e riposo
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mer 9
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4a tappa
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Verona – Verona (cronosquadre)
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32,2
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gio 10
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5a tappa
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Modena – Fano
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199
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ven 11
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6a tappa
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Urbino – Porto Sant’Elpidio
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207
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sab 12
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7a tappa
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Recanati – Rocca di Cambio
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202
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dom 13
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8a tappa
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Sulmona – Lago Laceno
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229
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lun 14
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9a tappa
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San Giorgio del Sannio – Frosinone
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171
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mar 15
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10a tappa
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Civitavecchia – Assisi
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187
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mer 16
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11a tappa
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Assisi – Montecatini Terme
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243
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gio 17
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12a tappa
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Seravezza – Sestri Levante
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157
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ven 18
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13a tappa
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Savona – Cervere
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121
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sab 19
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14a tappa
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Cherasco – Cervinia
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205
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dom 20
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15a tappa
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Busto Arsizio – Lecco-Pian dei Resinelli
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172
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lun 21
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riposo
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mar 22
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16a tappa
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Limone sul Garda – Falzes
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174
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mer 23
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17a tappa
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Falzes – Cortina d’Ampezzo
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187
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gio 24
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18a tappa
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San Vito di Cadore – Vedelago
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139
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ven 25
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19a tappa
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Treviso – Alpe di Pampeago
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197
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sab 26
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20a tappa
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Caldes – Passo dello Stelvio
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218
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dom 27
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21a tappa
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Milano – Milano (crono)
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31,5
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totale km
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3.476,4
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